Mercoledì 21 novembre ore 20.30 a Palazzo Barolo si esibiranno i Suzuki TastiMatti, ensemble di pianoforti tra i sei e i dodici anni, diretto dalle insegnanti Silvia Rao e Silvia Gregoriani.
È curioso che il gruppo di pianisti in erba suonino proprio in quell’angolo di Quadrilatero romano ben conosciuto al Mozart fanciullo. Nel gennaio 1771, infatti, giunto da Milano insieme al padre Leopold, il bambino prodigio soggiornò nella locanda “Dogana Nuova” in via Corte d’Appello 4, vicinissimo alla dimora patrizia dei Marchesi di Barolo. Una coincidenza che lega idealmente la vita del piccolo Mozart, sostenuto e incoraggiato dal padre, a quella di questi bambini che studiano con il metodo Suzuki.
La filosofia del fondatore del metodo, Shinichi Suzuki, prevede infatti che il genitore sia coinvolto nel processo di apprendimento, perché l’ambiente famigliare è quello in cui meglio si sviluppano abilità e talento.
I brani in programma a Palazzo Barolo sono stati pensati con l’idea di superare i limiti solistici del pianoforte e ottenere ciò che gli altri strumenti ottengono attraverso l’orchestra. Verranno eseguite trascrizioni orchestrali della grande scuola russa, tra cui Kabalevsky, Čajkovskij, Shostakovich, Prokofiev, Rimskij-Korsakov, per formazioni da quattro a otto mani, utilizzando anche strumenti a percussione, molto amati dai bambini.